Vocale posteriore chiusa non arrotondata

Niente fonti!
Questa voce o sezione sull'argomento fonetica non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti.
Vocali
Anteriori Quasi anteriori Centrali Quasi posteriori Posteriori
Chiuse
i • y
ɨ • ʉ
ɯ • u
ɪ • ʏ
ɪ̈ • ʊ̈
ɯ̞̈ • ʊ
e • ø
ɘ • ɵ
ɤ • o
 • ø̞
ə
ɤ̞ • 
ɛ • œ
ɜ • ɞ
ʌ • ɔ
æ • 
ɐ
a • ɶ
ä • ɒ̈
ɑ • ɒ
Quasi chiuse
Semichiuse
Medie
Semiaperte
Quasi aperte
Aperte
Quando due simboli appaiono in coppia, quello a sinistra rappresenta
una vocale non arrotondata, quello a destra una vocale arrotondata.
Per quelli situati al centro, la posizione delle labbra non è specificata.
Vedere anche: IPA, Consonanti
Vocale posteriore chiusa non arrotondata
IPA - numero316
IPA - testoɯ
IPA - immagine
UnicodeU+026F
Entityɯ
SAMPAA
X-SAMPAA
Kirshenbaumu-
Ascolto
noicon

La vocale posteriore chiusa non arrotondata è un tipo di suono vocalico usato in alcune lingue parlate. Il simbolo in alfabeto fonetico internazionale che rappresenta questo suono è ɯ. Tipograficamente è una lettera m rovesciata, data la sua relazione con il suono rappresentato dalla lettera u, di cui è la controparte non arrotondata, può essere considerato una u con una doppia sinuosità. Il suono è a volte indicato come "u non arrotondata".

Caratteristiche

  • È una vocale chiusa, il che significa che la lingua è posizionata il più vicino possibile al palato della bocca, senza creare una costrizione (in questo caso sarebbe classificata come una consonante).
  • È una vocale posteriore, cioè la lingua è posizionata il più indietro possibile in bocca senza creare una costrizione.
  • Per il suo grado di rotondità vocale è classificata come non-arrotondata, cioè significa che le labbra non sono arrotondate mentre si pronuncia questo fonema.

Nelle lingue

  • In italiano tale fono non è presente.
  • In alekano, come in hanuva [hɑnɯβɑ] ("niente").
  • In azero, ad esempio in qırx [ɡɯrx] ("quaranta").
  • In baschiro, come in ҡыҙ [qɯð] ("ragazza").
  • In cinese wu, come in 父 [vɯ] ("papà").
  • In cinese Min Nan, come in 豬 [tɯ] ("maiale").
  • Nel tartaro di Crimea, come in canım [d͡ʒanɯm] ("per favore").
  • In gaelico Ulster, come in caol [kʰɯːl̪ˠ] ("stretto").
  • In coreano, come in 금 (金) / geum [kɯm] ("oro").
  • In kirghiso, come in кыз [qɯz] ("ragazza").
  • In ongota, come in [kuˈbuːɯ] ("secco").
  • Nel portoghese del Portogallo, come in pegar [pɯˈɣaɾ] ("afferrare").
  • In sacha, come in тыл [tɯl] ("lingua").
  • In gaelico scozzese, come in caol [kʰɯːl̪ˠ] ("magro").
  • In sundanese, come in meunang [mɯnaŋ] ("ottenere").
  • In thailandese tale fono viene rappresentato in 2 maniere diverse a seconda che sia breve o lungo:
    • Nel caso che il fono sia breve [ɯ], viene reso con la grafia –ึ (il trattino rappresenta la consonante che lo precede foneticamente) come in นึก [nɯk] ("supporre").
    • Nel caso che il fono sia lungo [ɯː], viene reso con la grafia –ื come in หรือ [rɯː] ("oppure").
  • In turco, come in ılık [ɯˈɫɯk] ("pioggia").
  • In vietnamita, come in [tɯ] ("quarto").
  Portale Linguistica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di linguistica