Umberto Erriu

Umberto Erriu
NascitaOristano, 21 gennaio 1964
MorteCastel Maggiore, 20 aprile 1988
Cause della morteConflitto a fuoco con appartenenti della Banda della Uno Bianca
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataArma dei Carabinieri
GradoCarabiniere
Decorazioni Medaglia d'oro al valor civile alla memoria
Fonte Carabinieri.it
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Umberto Erriu (Oristano, 21 gennaio 1964 – Castel Maggiore, 20 aprile 1988) è stato un militare italiano, vittima della Banda della Uno bianca, insignito di Medaglia d'oro al valor civile (alla memoria). Alla sua memoria è intitolata, dal 31 marzo 2010, la Caserma sede del Comando Compagnia e Stazione carabinieri di Molinella (BO).

Umberto Erriu nacque il 21 gennaio 1964 a Oristano, in Sardegna. Suo padre era un appuntato dei Carabinieri e uno zio morì durante la Seconda Guerra Mondiale. Erriu eccelleva sia negli studi che nell'atletica leggera, in particolare nelle corse di mezzofondo.

Si arruolò nell'Arma dei Carabinieri nel 1984, prestando inizialmente servizio presso il Centro Sportivo Carabinieri di Bologna come atleta di livello nazionale. Successivamente fu assegnato al 2° Battaglione Liguria a Genova e infine alla Stazione Carabinieri di Castel Maggiore, in provincia di Bologna.

Il 20 aprile 1988, Umberto Erriu e il collega Cataldo Stasi furono assassinati dalla Banda della Uno Bianca durante un controllo di routine. I due carabinieri stavano verificando una Fiat Uno sospetta con tre individui a bordo quando furono colpiti da un volume di fuoco impressionante. Erriu e Stasi riuscirono a rispondere al fuoco nonostante le ferite, ma morirono sul posto

Alla memoria di Umberto Erriu sono state intitolate diverse caserme, tra cui quelle di Molinella e Simaxis, oltre a sezioni dell'Associazione Nazionale Carabinieri a Oristano e Quartu Sant'Elena. Nei giardini pubblici di Via Messina a Oristano, che portano il suo nome, è stata deposta una targa in suo onore. Erriu è sepolto nel cimitero di Oristano.

Onorificenze

Medaglia d'oro al valor civile (alla memoria) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia d'oro al valor civile (alla memoria)
«Capo pattuglia automontata mentre si apprestava, insieme ad un collega, al controllo degli occupanti un'autovettura in sosta, veniva fatto segno ad improvvisa azione di fuoco. Benché gravemente ferito, tentava di reagire con le armi in dotazione ma, ormai privo di forze, si accasciava al suolo, immolando la sua giovane esistenza. Splendido esempio di non comune ardimento e di altissimo senso del dovere spinti fino all'estremo sacrificio. Castel Maggiore (Bologna), 20 aprile 1988»

Collegamenti esterni

  • Carabinieri.it.
  • Scheda sul sito della Presidenza della Repubblica Italiana, su quirinale.it.
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