Silvestro La Farina
![Abbozzo politici italiani](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/9/98/Italian_Parliament_yellow.svg/45px-Italian_Parliament_yellow.svg.png)
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/3/3b/Edit-delete-not_encyclopedic.svg/45px-Edit-delete-not_encyclopedic.svg.png)
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/c/cf/Silvestrolafarina.jpg/220px-Silvestrolafarina.jpg)
Silvestro La Farina (Messina, 3 dicembre 1811 – Torino, 27 luglio 1877) è stato un patriota e politico italiano.
Biografia
Figlio di Carmelo e Anna Muratori, seguì le orme del padre divenendo docente di aritmetica, geometria e geometria analitica all'Università di Messina. Fu attivo politicamente insieme al padre e al fratello Giuseppe: i tre furono arrestati nel 1836 per avere diffuso una pubblicazione clandestina contro la polizia, parteciparono ai moti rivoluzionari siciliani del 1848-1849 e, trovandosi dalla parte degli sconfitti al termine dei combattimenti, furono esiliati (Giuseppe) o gli fu negata la possibilità di riprendere le attività professionali e di insegnamento (Silvestro e Carmelo), con gravi ripercussioni sulla stabilità economica familiare. Fu successivamente nuovamente arrestato dal governo borbonico.[1]
Fu direttore del Museo Peloritano e membro dell'Accademia Peloritana dei Pericolanti.[2]
Fu tumulato nel famedio del cimitero monumentale di Messina.
Note
- ^ LA FARINA, Giuseppe in "Dizionario Biografico", su www.treccani.it. URL consultato il 7 novembre 2022.
- ^ Patrizia De Salvo, Accademia Peloritana dei Pericolanti e Università degli Studi a Messina fra Otto e Novecento, su accademiapeloritana.it, Accademia Peloritana dei Pericolanti. URL consultato il 22 ottobre 2020.
Controllo di autorità | SBN PALV041484 |
---|
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/6/67/Crystal_Clear_app_Login_Manager.svg/25px-Crystal_Clear_app_Login_Manager.svg.png)