Seconda battaglia di Krithia

Seconda battaglia di Krithia
parte della campagna di Gallipoli della prima guerra mondiale
Data6-8 maggio 1915
LuogoKrithia, penisola di Gallipoli, Impero ottomano
EsitoVittoria turca
Schieramenti
Bandiera dell'Impero britannico Impero britannico
  • Bandiera del Regno Unito Regno Unito
  • Bandiera dell'Australia Australia
  • Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda
Bandiera della Francia Francia
Bandiera dell'Impero ottomano Impero ottomano
Comandanti
Bandiera del Regno Unito Aylmer Hunter-WestonBandiera della Germania Liman von Sanders
Effettivi
25 000 uomini[1]20 000 circa
Perdite
6 000 uomini[1]Sconosciute
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Manuale

La seconda battaglia di Krithia ebbe luogo tra il 6 e l'8 maggio 1915, durante la prima guerra mondiale. Lo scontro ebbe luogo nella zona meridionale della penisola turca dove sorge Gallipoli tra le forze dell'Impero britannico, sostenute da un piccolo contingente francese, e le truppe ottomane.

Antefatti

In seguito al fallimento della prima battaglia di Krithia, avvenuta il 28 aprile, venne ordinato un secondo tentativo di catturare il villaggio di Krithia e la collina di Achi Baba, il 6 maggio.[1][2]

Al comandante sul campo, delle truppe britanniche, Aylmer Hunter-Weston dopo la prima battaglia erano rimasti 14 000 uomini dei 20 000 iniziali. Di fronte a loro vi era una forza equivalente di turchi, lungo un fronte di 7 km, comandati dal tedesco von Sanders. Il suo compito, affidatogli dal Ministro della Guerra turco Ismail Enver, era di evitare che i britannici conquistassero la collina di Achi Baba e il villaggio di Krithia, oltre ad impedire, più in generale, che ottenessero il controllo della penisola e dello stretto.[1]

Alla conclusione della prima battaglia, il generale von Sanders era stato autorizzato a contrattaccare il nemico, il 1º e il 3 maggio.[3] Entrambi gli attacchi vennero respinti con pesanti perdite turche.[1]

Battaglia

Mappa della zona di guerra nel 1915

Il 6 maggio, a mezzogiorno, cominciò nuovamente un'altra battaglia. I britannici erano rinforzati da due brigate di truppe australiane e neozelandesi, che portavano gli uomini di Hunter-Weston ad un totale di 25 000. Egli non poteva però avere un vantaggio numerico perché anche i turchi avevano ricevuto dei rinforzi che permettevano loro di eguagliarli.[1][4]

Già all'inizio dell'attacco però era di nuovo chiaro il problema delle truppe britanniche, ovvero la mancanza di coordinazione tra le varie unità, che concesse loro di ottenere solo pochi metri di terreno.[1]

Il 7 maggio venne ordinato un nuovo attacco con un preliminare bombardamento navale. Come già accaduto, la poca coordinazione permise ai britannici di guadagnare solo poco terreno. Hunter-Weston ordinò così un terzo e finale attacco, l'8 maggio, in seguito ad un iniziale bombardamento di granate eseguito dalla fanteria. L'attacco portò dei guadagni reali, spingendo i turchi indietro di un chilometro.[1]

Conseguenze

Le vittime della Triplice intesa furono assai pesanti, ovvero di 6 000 uomini. Anche se la battaglia concesse ai britannici dei guadagni, il colle Achi Baba rimase in mani turche. Il Comandante in Capo regionale delle truppe britanniche, sir Ian Hamilton, era ancora determinato a conquistare la collina e richiese al Ministero della Guerra britannico, rinforzi e munizioni, i quali giunsero tre settimane dopo.[1]

Un nuovo tentativo di conquistare il crinale di Achi Baba venne effettuato il 4 giugno, giorno in cui comincia la terza battaglia di Krithia. Durante questa campagna si assistette ad un fenomeno di trincerizzazione proprio come accadde sul fronte occidentale, con la differenza che sul terreno turco era più difficile scavare trincee in grado di dare protezione dalle granate nemiche, come in Francia.[1]

Note

  1. ^ a b c d e f g h i j First World War.com - Battles - The Second Battle of Krithia, 1915
  2. ^ Bean (1941), p. 11
  3. ^ Bean (1941), p.7
  4. ^ Bean 1941, p.41:

Bibliografia

  • (EN) Charles Bean, Official History of Australia in the War of 1914–1918 - Volume II: The Story of ANZAC from 4 May, 1915, to the evacuation of the Gallipoli Peninsula, 11th, 1941.
  • (EN) Ronald Austin, The White Gurkhas: the 2nd Australian Infantry Brigade at Krithia, Gallipoli, 1989, ISBN 0-7316-5323-8.

Voci correlate

Collegamenti esterni

  • (EN) Commonwealth of Australia Gazette, No. 46, 27 May 1915, pp. 981–982 (online version at the National Library of Australia)
  • (EN) The Age, 18 June 1915, p. 10 (online transcript at the National Library of Australia)
  • (EN) Major Fred Waite: New Zealanders at Gallipolli. Whitecomb and Tombs Limited 1919, Chapter 9 - Battle of Krithnia (Online-Version (New Zealand Electronic Text Center))
  • (EN) 2nd Battle of Krithia at firstworldwar.com, su firstworldwar.com.
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