Press Gazette

Press Gazette
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Linguainglese
Periodicitàsettimanale (online)
Genereinformazione sul mondo dei media e del giornalismo
FondatoreColin Valdar
Fondazionenovembre 1965
SedeLondra
EditoreProgressive Media Group
Tiratura2.500 (2013)
ISSN0041-5170 (WC · ACNP)
Sito webpressgazette.co.uk
 
Modifica dati su Wikidata · Manuale

Press Gazette è un periodico commerciale di informazione in lingua inglese, dedicato al mondo dei media e del giornalismo. Fondata nel 1965, raggiunse una tiratura di 2 500 copie[1] poco prima di diventare esclusivamente online, nel 2013. I suoi numeri riportano il motto Fighting For Journalism ("combattere per il giornalismo") contengono notizie relative ai giornali, riviste, TV, radio, testate online, descrivendo lanci e chiusure, trasferimenti, legislazione e progressi tecnologici che impattano l'attività dei giornalisti.

Si finanzia attraverso gli abbonamenti, piccoli annunci, offerte di lavoro e spazi a pagamento. Dal 2010 è una proprietà di Progressive Media International, che controlla anche New Statesman e Spear's.[2]

Storia

Press Gazette fu lanciato nel novembre del 1965 da Colin Valdar, insieme alla moglie Jill e al fratello Stewart. Dopo il ritiro dei Valdars nel 1983, la rivista fu venduta a Timothy Benn, che a sua volta nel '90 la cedette alla casa editrice canadese Maclean Hunter.

Nel '94, la rivista passò nuovamente di mano all'East Midlands Allied Press. Tre anni più tardi, un pacchetto che comprendeva anche MediaWeek e altri 12 titoli, è entrato nel perimetro della Quantum Business Media per 14,1 milioni di sterline.

La rivista chiuse il 24 novembre 2006 per una vicenda legata a Rupert Murdoch e al genero Matthew Freud. Dopo aver perso un numero, il 5 dicembre 2006 il gruppo editoriale Wilmington acquisì il titolo e trasferì la sede del giornale dalla sede storica di Fleet Strett al proprio quartier generale a Old Street.[3]
Il rilancio fu guidato da Tony Loynes, che durqnte la crisi e il fallimento del giornale aveva lasciato il posto di redattore per diventare direttore generale della concorrenza.

Nel maggio 2007, la veste editoriale dell'edizione a stampa e di quella online furono completamente rinnovata con un nuovo titolo di copertina e un diverso font nel corpo degli articoli. Nell'agosto dell'anno seguente, la periodicità passò da settimanale a mensile.[4]

Il 6 aprile 2009, la proprietà annunciò improvvisamente la chiusura del giornale dal mese di maggio.[5]
Il 22 aprile Mike Danson rilevò la testata, mentre stava diventando il titolare del New Statesman. Il Gruppo Wilmington trattenne i diritti sui British Press Awards.[6]

Nel giugno 2012, la periodicità della pubblicazione fu nuovamente ridotta a trimestrale. All'inizio del 2013, è stata dismessa la pubblicazione a stampa, mantenendo un'edizione digitale settimanale.[7]

Magazine Design and Journalism Awards

Dal 1998, la Press Gazette assegna annualmente i Magazine Design and Journalism Awards. Di essi è stato detto che «sono considerati gli unici premi che celebrano il design e il giornalismo in tutti i segmenti di mercato dei magazine: consumatori, B2B e clienti».[8]
I premi sono assegnati nelle seguenti categorie:

  • Magazine Design Awards:
    • Young Designer of the Year
    • Best Designed Feature Spread
    • Best New Design/Redesign
    • Best Designed Front Cover
    • Best Use of Typography
    • Best Use of Illustration
    • Best Use of Photography
    • Magazine Designer of the Year
    • Best Designed Magazine of the Year
  • Magazine Journalism Awards:
    • Exclusive of the Year
    • Feature Writer of the Year
    • Interviewer of the Year
    • Columnist of the Year
    • News Reporter of the Year
    • Business Reporter of the Year
    • Production Team of the Year
    • Reviewer of the Year
    • Digital Journalist of the Year
    • Editor of the Year.

Note

  1. ^ Greenslade, Roy, Press Gazette magazine to close, says owner Wilmington, su The Guardian, 6 aprile 2009.
  2. ^ Greenslade, Roy, Press Gazette saved by new owner, Greenslade Blog, The Guardian, 22 aprile 2009
  3. ^ Wilmington buys Press Gazette Archiviato il 27 settembre 2007 in Internet Archive., Press Gazette, 8 dicembre 2006
  4. ^ Bowser, Jacquie, "Press Gazette to abandon weekly edition", Brand Republic, 8 agosto 2008.
  5. ^ Wilmington: 'Press Gazette to close, su Press Gazette, 6 aprile 2009. URL consultato il 20 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2011).
  6. ^ Greenslade, Roy, Press Gazette saved by new owner, su Greenslade Blog- The Guardian, 22 aprile 2009.
  7. ^ Josh Halliday, Press Gazette axes quarterly magazine for online-only edition, su theguardian.com, 4 Jgennaio 2013. Ospitato su The Guardian.
  8. ^ Magazine Design and Journalism Awards open for business, su awardsintelligence.co.uk, Awards Intelligence. URL consultato il 20 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 28 luglio 2013).

Bibliografia

Articoli di approfondimento
  • (EN) Digital Edition of Press Gazette
  • (EN) Roy Greenslade, Press Gazette 1965-2006
  • (EN) Press Gazette publisher looks for buyers The Guardian, 9 dicembre 2004
  • (EN) Piers Morgan turns proprietor with purchase of Press Gazette The Guardian, 28 maggio 2005
  • (EN) And the Press Gazette title goes to ... Piers Morgan The Guardian, 10 giugno 2005
  • (EN) Press Gazette honours journalists with Hall of Fame exhibition Brand Republic, 22 novembre 2005
  • (EN) Big titles boycott 'Morgan's organ' press awards The Telegraph, 24 gennaio 2006
  • (EN) Single sponsor for Press Awards The Guardian, 3 marzo 2006

Altri progetti

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  • Collabora a Wikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Press Gazette

Collegamenti esterni

  • (EN) Sito ufficiale della Press Gazette, su pressgazette.co.uk (archiviato il 30 maggio 2000).
  • (EN) Sito ufficiale dei British Press Awards, su pressgazette.co.uk (archiviato l'8 dicembre 2007).
  • (EN) Sito ufficiale di Piers Morgan, su officialpiersmorgan.com. URL consultato il 20 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2009).
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