Giovanni Lami

Ritratto di Giovanni Lami. Incisione di Johann Jacob Haid su disegno di Giovanni Domenico Ferretti

Giovanni Lami (Santa Croce sull'Arno, 8 novembre 1697 – Firenze, 6 febbraio 1770) è stato uno storico, bibliotecario e abate italiano.

Biografia

Frontespizio delle «Novelle letterarie» (1740).

Nacque a Santa Croce sull'Arno, oggi in provincia di Pisa e sempre a Pisa si laureò in legge nel 1719. A Firenze proseguì i suoi studi in filosofia e greco. Dal 1727 a 1728 lavorò a Genova come bibliotecario nella biblioteca Pallavicini per poi trasferirsi a Vienna e a Parigi. Dopo l'esperienza parigina fece tutta una serie di viaggi che lo portarono anche nei Paesi Bassi e in Svizzera.

Nel 1732 fece ritorno a Firenze e divenne il direttore della Biblioteca Riccardiana. Nel 1733 venne nominato professore di Storia Ecclesiastica presso l'università di Firenze. In seguito divenne anche il teologo consulente del Granduca Francesco Stefano.

Fu tra i fondatori della rivista «Novelle letterarie», un settimanale di lettere e scienze pubblicato a Firenze dal 1740 al 1792. Dalla fondazione fino al 1769 fu il redattore unico del giornale.

Fece parte della Massoneria[1].

Morì a Firenze nel 1770 e venne sepolto nella chiesa di Santa Croce.

Opere

Le sue opere trattano prevalentemente di storia ecclesiastica e di teologia. Aderente seppur in maniera moderata al Giansenismo polemizzò spesso con i gesuiti. I suoi testi più importanti furono:

  • Deliciae eruditorum, pubblicate a Firenze tra il 1736 e il 1769.
  • De eruditione Apostolorum, Florence 1738, p. 239.
  • Lezioni di antichità toscane , pubblicato a Firenze nel 1766.

Curò la pubblicazione delle opere del filologo olandese Giovanni Meursio.

Note

  1. ^ Giulio Natali, Il Settecento, Milano, 1960, p. 417.

Bibliografia

  • E. Cochrane, Giovanni Lami e la storia ecclesiastica ai tempi di Benedetto XIV, in «Archivio storico italiano» 123, 1965, pp. 48–73.
  • M.A. Morelli Timpanaro, Per una storia di Andrea Bonducci (Firenze, 1715-1766). Lo stampatore, gli amici, le loro esperienze culturali e massoniche, Roma 1996, ad indicem.
  • Giovanni Lami e il Valdarno inferiore. I luoghi e la storia di un erudito del Settecento, a cura di V. Bartoloni, introduzione di M. Rosa, Ospedaletto (Pisa), Pacini, 1997.
  • R. Pasta, Editoria e cultura nel Settecento, Firenze 1997, ad indicem.
  • G. Nicoletti, Orientamenti di poetica e frequentazioni di letteratura contemporanea nelle "Novelle letterarie" di Giovanni Lami (1740-1769), in Periodici toscani del Settecento. Studi e ricerche (= «Studi italiani», 14, 2002, pp. 13–47 e passim).
  • J. Boutier, Giovanni Lami "accademico": échanges et réseaux intellectuels dans l'Italie du XVIIIe siècle, in Religione, cultura e politica nell'Europa dell'età moderna. Studi offerti a Mario Rosa dagli amici, a cura di C. Ossola - M. Verga - M.A. Visceglia, Firenze 2003, pp. 547–558.
  • M.P. Paoli, s.v. Lami, Giovanni, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 63, Roma 2004, pp. 226–233.
  • N. Bianchi, Caritone e Senofonte Efesio. Inediti di Giovanni Lami, Bari 2004.
  • N. Bianchi, Il codice del romanzo. Tradizione manoscritta e ricezione dei romanzi greci, Bari 2006, cap. IV.

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