Suo zio, papa Paolo II lo creò cardinale nel concistoro del 21 novembre 1468. Nel 1470 fu nominato vescovo di Vicenza e ricevette molti benefici da suo zio. Nel 1477 fu nominato legato a latere a Venezia. Fu legato a Perugia e all'Umbria durante il pontificato di papa Sisto IV. Fu camerlengo del Collegio cardinalizio nel 1480. Fece costruire e restaurare diverse chiese a Roma, Verona e Cremona. Conoscendo bene la spregiudicatezza di papa Alessandro VI, il 2 gennaio 1492 rassegnò la commenda dell'abbazia cistercense di Rueda, nei pressi di Huesca, e si ritirò a Padova.
Morì a Padova, molto probabilmente avvelenato. Il corpo fu portato a Venezia e sepolto nella basilica di San Marco. Lasciò 200.000 ducati alla Serenissima Repubblica a condizione che ogni anno si celebrasse una solenne messa per la sua anima; lasciò inoltre 50.000 scudi per opere di bene. Nel 1506 la Repubblica concesse la costruzione della cappella Zen in basilica per onorarne la memoria.