Giacomo Gambetti

Giacomo Gambetti (Imola, 21 luglio 1932) è un critico cinematografico italiano.

Biografia

Giornalista e critico, ha scritto numerosi volumi di storia del cinema. Dopo la laurea in Giurisprudenza si trasferisce a Roma, dove lavora per più di trent'anni alla Rai come curatore della messa in onda di film e telefilm e produttore di documentari e programmi di informazione. Negli anni ottanta fonda la rivista di critica Lumière.

Dal 1974 al 1977 ha diretto la Biennale di Venezia per il Cinema e lo Spettacolo televisivo[1].

Nel 2006 partecipa, nel ruolo di se stesso, al documentario dedicato ad Adolfo Celi, diretto dal figlio Leonardo Adolfo Celi, un uomo per due culture.

Opere

  • Come si guarda il film: cinema: coscienza di un fenomeno, Galeati Editore (1958)
  • Un condannato a morte è fuggito: un film di Robert Bresson, Radar (1971)
  • Cinema e censura in Italia, Edizioni di Bianco e Nero (1972)
  • Zavattini. Mago e tecnico, Gremese Editore
  • I film di Mario Monicelli, Gremese Editore
  • Il teatro e il cinema di Vittorio Gassman, Gremese Editore
  • Capire il cinema e la televisione, Gremese Editore
  • Breve storia del cinema ungherese. Autori e opere, Edit Faenza
  • Film e ricordi il mio neorealismo, Edit Faenza
  • Giorni d'amore. Un film di Giuseppe De Santis tra impegno e commedia, Lindau
  • Florestano Vancini, Gremese Editore
  • Sul set di Marco Polo, ERI (1983)
  • Miklós Jancsó: il cinema tra storia e vita, Marsilio (2008)

Note

  1. ^ La Venezia di Gambetti, Cineforum, 12 ottobre 2014

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Collegamenti esterni

  • Archivio Giacomo Gambetti, su cinetecalucana.it.
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