Dioptasio

Dioptasio
Classificazione Strunz9.CJ.30
Formula chimicaCuSiO3*H2O[1][2][3]
Proprietà cristallografiche
Gruppo cristallinodimetrico[2]
Sistema cristallinotrigonale[1][2][3][4][5]
Classe di simmetriaromboedrico[1][3]
Parametri di cellaa:4,57; c:7,78[1]
Gruppo puntuale3[1][3]
Gruppo spazialeR 3[1][3]
Proprietà fisiche
Densità3,28 - 3,35[1][2][3][5] g/cm³
Durezza (Mohs)5[1][2][3][4][5]
Sfaldaturabuona secondo {1011}[1], buona secondo le direzioni del prisma[2] perfetta secondo {1011}[3], facile[4]
Fratturaconcoide[1][2][3], irregolare[3][4]
Coloreblu-verde scuro[1], verde smeraldo[1][3][5], turchese[1], verde intenso[4], blu-verde[3]
Lucentezzavitrea[1][2][3][4], ma può essere madreperlacea sui piani di sfaldatura[4]
Opacitàda trasparente a translucida[1][3] talvolta fino ad opaco[4]
Striscioverde[1][2][3][4]
Diffusioneraro[5]
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Il dioptasio è un minerale appartenente alla sottoclasse dei ciclosilicati.

Fu scoperto dal tedesco Rudolph Farber, verso la fine del Settecento, che lo definì per errore una varietà di smeraldo.[4]

Etimologia

Nel 1801 l'abate francese René Just Haüy determinò la sua vera natura e gli diede il nome dioptasio, che deriva dal greco διά (attraverso) e οράω, όψομαι (vedo)[4]. Ha diversi altri nomi, fra cui il più frequente è "achirite"[4].

Abito cristallino

Criptocristallino, cristalli grossolani, massivo,[1] prismatico tozzo, micro-criptocristalline, come incrostazioni,[2][3] o sotto forma di aghetti.[5] I cristalli spesso presentano delle striature[4].

Origine e giacitura

Zone di ossidazione di giacimenti di rame[1][4] talvolta insieme a crisocolla[4]. Cristalli estratti dai giacimenti di Altyn-Tubé (Kazakistan Centrale) alla fine del XVIII secolo furono scambiati per smeraldi. Da segnalare anche le cristallizzazioni provenienti da Tsumeb, in Namibia.

Forma in cui si presenta in natura

Il minerale è di colore verde intenso con una sfumatura a volte bluastra. Il colore, in alcuni cristalli, può essere così marcato da renderli meno trasparenti.[4].
Sono rari i cristalli isolati. Generalmente, il dioptasio si rinviene in aggregati di cristalli anche grandi, ma possono formare anche delle croste o rivestire le pareti entro le cavità della roccia madre.[4]
La geminazione su {1011} non è comune.[3]

Caratteristiche chimico-fisiche

Il minerale presenta un debole dicroismo.[2]

Il minerale è facilmente solubile negli acidi con formazione di gel.[5]

Uso

Utilizzato per la creazione di gioielli fantasia e molto apprezzato dai collezionisti di minerali. Non deve mai essere trattato con apparecchi ad ultrasuoni per la sua pulizia, perché è fragile e si frantuma facilmente.

Il taglio

Anche se il dioptasio non è adatto alla sfaccettatura viene tagliato a forma di tavola o di gradini[4].

Gli aggregati microcristallini vengono tagliati a cabochon[4].

Per la loro scarsa durezza le pietre incastonate possono perdere la politura[4].

Località di ritrovamento

Galleria d'immagini

  • Dioptasio - Tsumeb, Namibia (10×8 cm ; XX2,2 cm)
    Dioptasio - Tsumeb, Namibia (10×8 cm ; XX2,2 cm)
  • Dioptasio su crisocolla - Tsumeb, Namibia (xx1cm)
    Dioptasio su crisocolla - Tsumeb, Namibia (xx1cm)
  • Dioptasio con calcite e minrecordite - Tsumeb, Namibia (5,5×4 cm)
    Dioptasio con calcite e minrecordite - Tsumeb, Namibia (5,5×4 cm)
  • Dioptasio - Renéville, Repubblica del Congo (4,3×4,3 cm)
    Dioptasio - Renéville, Repubblica del Congo (4,3×4,3 cm)
  • Dioptasio - Renéville, Repubblica del Congo (13×12 cm)
    Dioptasio - Renéville, Repubblica del Congo (13×12 cm)
  • Dioptasio, Cerusite, Fornacite- Renéville, Repubblica del Congo (13×12 cm)
    Dioptasio, Cerusite, Fornacite- Renéville, Repubblica del Congo (13×12 cm)

Note

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y Scheda tecnica del minerale
  2. ^ a b c d e f g h i j k l Scheda tecnica del minerale su minerali.it, su minerali.it. URL consultato il 15 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 14 settembre 2010).
  3. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q Scheda tecnica del minerale su mindat.org
  4. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y Autori Vari, Scheda Dioptasio in "Il magico mondo di minerali & gemme Guida pratica per scoprirli e collezionarli", De Agostini (1993-1996), Novara
  5. ^ a b c d e f g h i j k Autori Vari, Dioptasio in "Come collezionare i minerali dalla A alla Z", Vol. III pag. 720, Peruzzo (1988), Milano

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Collegamenti esterni

  • (EN) Webmin, su webmineral.com.
  • Caratteristiche e immagini del Dioptasio, su mineraliegemme.com. URL consultato il 17 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2009).
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