Cortinarius orellanus
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Fungi |
Phylum | Basidiomycota |
Classe | Basidiomycetes |
Ordine | Agaricales |
Famiglia | Cortinariaceae |
Genere | Cortinarius |
Sottogenere | Leprocybe |
Specie | C. orellanus |
Nomenclatura binomiale | |
Cortinarius orellanus Fr., 1838 |
Cortinarius orellanus Caratteristiche morfologiche | |
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Cappello | semisferico ![]() |
Imenio | lamelle ![]() |
Lamelle | adnate ![]() |
Sporata | ocra ![]() |
Velo | cortina ![]() |
Carne | immutabile ![]() |
Ecologia | micorrizico ![]() |
Commestibilità | mortale ![]() |
Manuale |
Il Cortinarius orellanus Fr., 1838 è un fungo mortale[1] tardo autunnale, diffuso in Europa[2].
Considerato fino ad alcuni decenni fa un fungo commestibile, si è rivelato solo di recente una specie mortale a causa di un avvelenamento di massa verificatosi in Polonia che ha causato numerosi decessi; ciò ha permesso di scoprire la tossina in esso contenuta (Orellanina) i cui effetti sui reni si manifestano anche dopo 14 giorni di incubazione.
Descrizione della specie
Cappello
Di sottilissimo spessore, irregolarmente emisferico, poi piano ed infine depresso, con umbone ampio e poco rilevato di forma spesso irregolare e bitorzoluta; diametro da 35 a 85 mm; margine involuto ed alla fine aperto, ondulato e variamente rilevato. Superficie finemente ricoperta da fibrille minute, con aspetto serico-opaco, color mattone o rosso-bruno alquanto omogeneo.
Lamelle
Evidentemente distanziate, adnato-uncinate, spesse e larghe intervallate da lamellule, color tabacco-cannella.
Gambo
Mediamente slanciato, alto 50–120 mm per 7–13 mm di diametro, sodo e fibroso, ocra, ed ornato da fibrille di colore bruno rossiccio, più o meno affusolato alla base.
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Carne
Color paglierino con sfumature rossigne, mattone-ruggine sotto la cuticola, setosa e compatta nel gambo, assai sottile nel cappello.
- Odore: di rapa, leggero ed incostante (strofinare o sezionare il carpoforo).
- Sapore: acidulo-dolciastro (assaggio da non deglutire!).
Spore
Ellittiche, con minute e fitte verruche, di color ruggine in massa, 9-12,5 x 5,5-6,5 µm.
Fine estate-autunno, nei boschi di latifoglia ma anche di conifera.
Commestibilità
Mortale.[1]
Fungo mortale che colpisce i reni con latenza assai lunga (3 - 14 giorni dall'ingestione).
Responsabile, insieme a C. rubellus e C. orellanoides, della tristemente nota "Sindrome orellanica".
In ogni caso, a seguito dell'insufficienza renale acuta, può essere necessaria l'emodialisi (spesso permanente) oppure il trapianto del rene.
Specie simili
Tutti i cortinari bruno rossicci di piccola e media grandezza (es. Cortinarius rubellus)
Sinonimi e binomi obsoleti
- Cortinarius rutilans Quél., Assoc. Fr. Avancem. Sci.: 26 (1897)
- Dermocybe orellana (Fr.) Ricken, Die Blätterpilze: 160 (1915)
Note
- ^ a b Nicola Sitta, Paolo Davoli, Marco Floriani, Edoardo Suriano, Guida ragionata alla commestibilità dei funghi (PDF), su regione.piemonte.it, p. 50. URL consultato il 10 gennaio 2023.
- ^ A Colour Atlas of Poisonous Fungi: A Handbook for Pharmacists, Doctors, and Biologists, 2004, pp. 53–54, ISBN 9780723415763.
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