BreadTube

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BreadTube, o LeftTube, è un gruppo informale di creatori di contenuti online che creano contenuti video, spesso video saggi[1] e livestream d'ispirazione socialista, comunista, anarchica e altre prospettive di sinistra.[2][3][4][5] I creatori di contenuti di BreadTube solitamente pubblicano video su YouTube che vengono discussi su altre piattaforme online, come Reddit.[6] Molti creatori di contenuti di BreadTube trasmettono in live streaming su Twitch.[7]

È noto che i creatori di BreadTube partecipino a una forma di "dirottamento dell'algoritmo".[8] Essi scelgono di concentrarsi sugli stessi argomenti discussi da creatori di contenuti di destra: ciò consente ai loro video di essere consigliati allo stesso pubblico che consuma video di destra o di estrema destra,[8] esponendo così un pubblico più ampio alle loro prospettive.[6] Molti creatori di contenuti di BreadTube sono finanziati attraverso il crowdfunding, e i canali spesso fungono da introduzioni alla politica di sinistra per i giovani.[9]

Origine

Il termine BreadTube deriva dal saggio La conquista del pane di Pëtr Alekseevič Kropotkin,[10][11][12] che spiega come raggiungere l'anarco-comunismo e il funzionamento di una società anarco-comunista.

Il fenomeno BreadTube in sé non ha un'origine chiara, sebbene molti canali BreadTube siano iniziati nel tentativo di combattere gli anti-social justice warrior e i contenuti dell'alt-right che hanno preso piede a metà degli anni 2010.[13][14] Entro il 2018 questi singoli canali avevano formato una comunità interconnessa.[14] Due dei primi BreadTuber importanti sono stati Lindsay Ellis, che ha lasciato Channel Awesome nel 2015 per avviare il proprio canale in risposta alla controversia su Gamergate, e Natalie Wynn, che ha avviato il suo canale ContraPoints nel 2016 in risposta al dominio online dell'alt-right al tempo.[11] Secondo la Wynn le origini di BreadTube, dell'alt-right, della manosphere e degli incels possono essere ricondotte al nuovo ateismo.[15]

Formato

I video di BreadTube spesso hanno un alto valore di produzione, incorporano elementi teatrali e durano più a lungo dei tipici video di YouTube.[1][2] Molti sono risposte dirette a punti di discussione di destra.[6] Mentre creatori di contenuti di destra sono spesso antagonisti nei confronti dei loro oppositori politici, i BreadTuber cercano di analizzare e comprendere le argomentazioni dei loro oppositori, spesso impiegando sovversione, umorismo e "seduzione".[6][16] Molti mirano a fare appello a un vasto pubblico, raggiungendo persone che non hanno ancora punti di vista di sinistra invece di "predicare al coro".[6] Spesso i video non terminano con una conclusione solida, e incoraggiano invece gli spettatori a trarre le proprie conclusioni dal materiale di riferimento.[6] Poiché i canali BreadTube citano spesso testi di sinistra e socialisti per confermare le loro argomentazioni, possono introdurre i loro spettatori al pensiero di sinistra.[9]

Canali degni di nota

I contenuti di BreadTube sono in inglese e la maggior parte dei BreadTuber proviene dagli Stati Uniti o dal Regno Unito.[17] Il termine è informale e spesso controverso, poiché non ci sono criteri concordati per l'inclusione. Secondo The New Republic, nel 2019 le cinque persone più comunemente citate come esempi sono ContraPoints, Lindsay Ellis, Hbomberguy, Philosophy Tube e Shaun, mentre Kat Blaque e Anita Sarkeesian vengono citate come influenze significative.[5][11] Anche Ian Danskin (aka Innuendo Studios),[2] Hasan Piker,[5][7] Vaush,[7] e Destiny[7][8] sono stati descritti come parte di BreadTube, anche se molti di loro hanno rifiutato l'etichetta.[18][19][20]

Finanziamento

Molti BreadTuber sono finanziati principalmente da donazioni mensili su Patreon e rifiutano entrate da pubblicità e sponsorizzazioni. Poiché non dipendono da tale reddito, i BreadTuber hanno più libertà di produrre contenuti critici.[9]

Accoglienza

Secondo The Conversation, a partire dal 2021 i creatori di contenuti di BreadTube "ricevono decine di milioni di visualizzazioni al mese e sono stati sempre più citati nei media e nel mondo accademico come un caso di studio sulla deradicalizzazione".[13] Secondo The Independent "i commentatori (di BreadTube) hanno cercato, con successo, di intervenire nella narrativa del reclutamento di destra, sollevando gli spettatori dalla tana del coniglio o, almeno, spostandoli in una nuova".[7]

Note

  1. ^ a b (EN) Will Williams, The video essays that spawned an entire YouTube genre, su Polygon, 1º giugno 2021. URL consultato l'11 agosto 2021.
  2. ^ a b c (EN) Christy Somos, Dismantling the 'Alt-Right Playbook': YouTuber explains how online radicalization works, su CTVNews, 25 ottobre 2019. URL consultato il 3 luglio 2020.
  3. ^ (EN) Julia Alexander, Carlos Maza is back on YouTube and ready to fight, su The Verge, 31 gennaio 2020. URL consultato il 3 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 31 luglio 2020).
  4. ^ (DE) Youtube: Auf der anderen Seite die linken Influencer, su Die Zeit, 13 gennaio 2020. URL consultato il 3 luglio 2020.
  5. ^ a b c (EN) Joshua Citarella, Marxist memes for TikTok teens: can the internet radicalize teenagers for the left?, su The Guardian, 12 settembre 2020. URL consultato l'8 agosto 2021.
  6. ^ a b c d e f (EN) Dmitry Kuznetsov e Milan Ismangil, YouTube as Praxis? On BreadTube and the Digital Propagation of Socialist Thought, in TripleC: Communication, Capitalism & Critique, 13 gennaio 2020, pp. 204–218. URL consultato il 3 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 3 luglio 2020).
  7. ^ a b c d e (EN) Miles Ellingham, The rise of BreadTube: The battle for the soul of the internet, su The Independent, 17 gennaio 2021. URL consultato il 20 settembre 2021 (archiviato dall'url originale il 17 gennaio 2021).
  8. ^ a b c (EN) Kevin Roose, The Making of a YouTube Radical (Published 2019), in The New York Times, 8 giugno 2019. URL consultato il 2 giugno 2021.
  9. ^ a b c (EN) Christian Fuchs, Social Media: A Critical Introduction, terza edizione, Thousand Oaks, SAGE Publishing, 2021, pp. 199-200, ISBN 978-1-5297-5274-8.
  10. ^ (EN) Kevin Roose, A Thorn in YouTube's Side Digs In Even Deeper, in The New York Times, 12 febbraio 2020. URL consultato il 3 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2020).
  11. ^ a b c (EN) Amin Shaan, Can the Left Win YouTube?, in The New Republic, 2 luglio 2019. URL consultato il 3 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2020).
  12. ^ (EN) Three: Mirror Image, in The New York Times, 30 aprile 2020. URL consultato il 3 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 3 luglio 2020).
  13. ^ a b (EN) Alexander Mitchell Lee, Meet BreadTube, the YouTube activists trying to beat the far-right at their own game, su The Conversation, 8 marzo 2021. URL consultato il 27 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 30 giugno 2021).
  14. ^ a b (EN) Aikaterini Mniestri e Alex Gekker, TEMPORAL FRAMES FOR PLATFORM PUBLICS: THE PLATFORMIZATION OF BREADTUBE, in AoIR Selected Papers of Internet Research, 5 ottobre 2020.
  15. ^ (EN) Philip Maughan, The World According to ContraPoints, su Highsnobiety, 14 aprile 2021. URL consultato il 3 agosto 2021.
  16. ^ (EN) Katherine Cross, The Oscar Wilde of YouTube fights the alt-right with decadence and seduction, su The Verge, 24 agosto 2018. URL consultato il 18 agosto 2021.
  17. ^ (DE) Simon Koenigsdorff, Youtube: Auf der anderen Seite die linken Influencer, su Teilchen, 13 gennaio 2020. URL consultato il 20 settembre 2021.
  18. ^ (EN) Lindsay Ellis [thelindsayellis], Twitter, 10 novembre 2020, https://web.archive.org/web/20210424043657/https://twitter.com/thelindsayellis/status/1326207223077335041 Titolo mancante per url urlarchivio (aiuto). URL consultato il 13 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 24 aprile 2021).
  19. ^ (EN) Shaun [shaun_vids], Twitter, 25 marzo 2020, https://web.archive.org/web/20210311185227/https://twitter.com/shaun_vids/status/1242617649193979905 Titolo mancante per url urlarchivio (aiuto). URL consultato il 13 marzo 2022 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2021).
  20. ^ (EN) Natalie Wynn [ContraPoints], Twitter, 23 febbraio 2021, https://twitter.com/ContraPoints/status/1364059709456711680 Titolo mancante per url url (aiuto). URL consultato il 13 marzo 2022.