Benvenuto, Mister Marshall!

Benvenuto, Mister Marshall
Titoli di testa
Titolo originaleBienvenido, Mister Marshall
Paese di produzioneSpagna
Anno1953
Durata78 min. (versione tagliata)

95 min. (versione originale)

Dati tecniciB/N
Generecommedia, drammatico
RegiaLuis García Berlanga
SoggettoJuan Antonio Bardem, Luis García Berlanga
SceneggiaturaJuan Antonio Bardem, Luis García Berlanga
Produttore esecutivoVicente Sempere
Casa di produzioneUnión Industrial Cinematográfica (UNINCI)
FotografiaManuel Berenguer
MontaggioPepita Orduna
MusicheJesús García Leoz
ScenografiaFrancisco Canet
CostumiEduardo de la Torre
TruccoAntonio Florido
Interpreti e personaggi
  • Lolita Sevilla: Carmen Vargas
  • Manolo Morán: Manolo
  • José Isbert: Don Pablo
  • Alberto Romea: Don Luis
  • Elvira Quintillá: Eloísa, la maestra
  • Luis Pérez de Léon: Don Cosme
  • Félix Fernández: Don Emiliano, il medico
  • Fernando Aguirre: Geronimo, il segretario
  • Joaquín Roa: Julian, il prigioniero
  • Nicolás Perchicot: il farmacista
  • José Franco: il delegato generale
  • Rafael Alonso: un inviato
  • Fernando Rey: voce narrante

Benvenuto, Mister Marshall! (Bienvenido, Mister Marshall) è un film del 1953 diretto da Luis García Berlanga.

Trama

Nel piccolo villaggio rurale di Villar del Rio, gli abitanti del posto sono in attesa di una delegazione americana con aiuti del piano Marshall. Per ingraziarsi gli stranieri, i cittadini decidono di trasformare il povero villaggio in un sontuoso e appariscente luogo.

Produzione

Soggetto e sceneggiatura

Si tratta del secondo lungometraggio scritto in collaborazione con Juan Antonio Bardem.

Riprese

Il film è stato girato interamente a Guadalix de la Sierra, con attori non professionisti.

Il budget a disposizione per Berlanga fu di circa 2,5 milioni di peseta.[1]

Distribuzione

È uscito nelle sale italiane nel 1953.

Attualmente, le edizioni home video sono solo in lingua originale.

È presente una copia presso il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía.[2]

È stato restaurato nel 2002, grazie all'intervento dell'imprenditore Enrique Cerezo.

Accoglienza

Paolo Mereghetti loda la pellicola giudicandola come «decisamente anticonformista», sottolineando la sua importanza per la nascita del nuovo cinema spagnolo. Sempre per il critico, il film «è una corrosiva satira anti-americana».[3]

Antxon Salvador recensisce l'opera come un «classico del cinema».[4]

In un articolo del New York Times, Stephen Holden commenta il lungometraggio descrivendolo come «sfacciato, considerando l'era franchista».[5]

Riconoscimenti

Presentato al Festival di Cannes, suscitò molte polemiche. Il giurato Edward G. Robinson lo ritenne offensivo. Nonostante ciò, si aggiudicò una menzione speciale per la migliore sceneggiatura. Lo stesso anno, ottenne il medesimo premio al Cinema Writers Circle Awards.

Note

  1. ^ Benvenuto, Mister Marshall, su pro.imdb.com. URL consultato il 14 aprile 2021.
  2. ^ Copia archiviata, su museoreinasofia.es. URL consultato il 24 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 26 settembre 2020).
  3. ^ Paolo Mereghetti, Il Mereghetti, Milano, Baldini+Castoldi, p. 468
  4. ^ Antxon Salvador, Il Cinema Spagnolo, Roma, Gremese, p. 40
  5. ^ Review/Film; Audacious Spanish Comedy, su nytimes.com. URL consultato il 14 aprile 2021.

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