Alberto Coramini

Alberto Coramini
Coramini alla Juventus nella stagione 1967-1968.
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
Altezza177 cm
Peso71 kg
Calcio
RuoloDifensore
Termine carriera1978
Carriera
Giovanili
1960-1965  Juventus
Squadre di club1
1964-1965  Juventus0 (0)
1965-1966  Potenza26 (1)
1966-1968  Juventus12 (0)
1968-1972  Pisa82 (1)
1972-1976  Padova123 (7)
1976-1978  Belluno53 (6)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 
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Alberto Coramini (Maserà di Padova, 2 agosto 1944 – Teolo, 17 febbraio 2015) è stato un calciatore italiano, di ruolo difensore.

È scomparso all'età di settant'anni, nella sua casa di Bresseo a Teolo.[1]

Caratteristiche tecniche

Schierato in campo prevalentemente come difensore,[1] poteva essere utilizzato anche nella posizione più avanzata di mediano a centrocampo.[2][3]

Carriera

Cresciuto nelle giovanili della Juventus dove entrò all'età di sedici anni, fece le prime comparsate in prima squadra all'inizio degli anni 1960 grazie all'allenatore Paulo Amaral.[4] Nella stagione 1964-1965, la prima da calciatore professionista, non scese mai in campo in campionato; ciò nonostante nel settembre del 1964 ebbe modo di debuttare in maglia bianconera in Coppa Italia,[1] disputando in totale due incontri nella vittoriosa edizione in cui i piemontesi di Heriberto Herrera trionfarono in finale sull'Inter.[5]

Di fatto tra le seconde linee della formazione torinese, in quell'annata Coramini ebbe il suo quarto d'ora di popolarità quando il ginnasiarca Herrera – tecnico che predicava la cultura del lavoro e della disciplina, rifuggendo da individualismi e privilegi – se ne uscì un giorno davanti alla stampa con la massima: «Coramini e Sívori, per me sono uguali»;[3] un'equazione che voleva essere una sintesi del concetto heribertiano di squadra, paragonando l'acerbo e sconosciuto ventenne al ben più famoso Cabezón.[2]

Dopo un buon torneo trascorso in prestito al Potenza, in Serie B,[4][5] Coramini tornò a Torino dove il 15 gennaio 1967 esordì in Serie A, in occasione della vittoria interna 2-0 sul Lanerossi Vicenza;[2][6] rimase l'unica sua presenza in quel campionato, che gli bastò per fregiarsi della conquista dello scudetto, vinto in rimonta all'ultima giornata contro una Grande Inter al suo crepuscolo.[7] Nella stagione seguente venne impiegato più frequentemente, mettendo a referto con quella Juve Operaia 11 incontri in A[5] e varie partite nelle coppe compresa la semifinale di ritorno della Coppa dei Campioni contro il Benfica di Eusébio,[8] l'ultima gara giocata in bianconero dal difensore.[1]

Nell'estate del 1968 venne quindi ceduto al neopromosso Pisa, formazione che si accingeva a disputare il suo primo torneo di massima categoria del secondo dopoguerra. Coramini scese in campo in 14 occasioni nell'arco di un campionato chiuso dai nerazzurri al penultimo posto. Restò in Toscana per altre due stagioni, anche dopo la retrocessione pisana in Serie C, prima di tornare in Veneto. Qui giocò quattro campionati di C tra le file del Padova, debuttando coi biancoscudati il 19 novembre 1972 nella sconfitta 1-3 contro l'Alessandria, e disputando l'ultima partita il 17 giugno 1976, un 1-0 sul Legnano.[9] Seguirono infine due tornei di Serie D nel Belluno, squadra con cui appese gli scarpini al chiodo nel 1978.

In carriera ha totalizzato complessivamente 26 presenze in Serie A, e 76 presenze e una rete in Serie B.

Palmarès

Juventus: 1964-1965
Juventus: 1966-1967

Note

  1. ^ a b c d La Juventus ricorda Alberto Coramini, su juventus.com, 18 febbraio 2015.
  2. ^ a b c Calzaretta, Coramini uguale Sivori, p. 59.
  3. ^ a b Moretti, 268. Il movimiento democratico.
  4. ^ a b Stefano Bedeschi, Gli eroi in bianconero: Alberto CORAMINI, su tuttojuve.com, 2 agosto 2013.
  5. ^ a b c Coramini, il calciatore vittima di un paragone. A suo favore, in Alto Adige, 11 agosto 2013.
  6. ^ Prima gara di due giovani, in Stampa Sera, 16 gennaio 1967, p. 8.
  7. ^ Tavella, 39. La classe operaia va in paradiso – parte seconda.
  8. ^ Gigi Boccacini, Una tremenda punizione di Eusebio ha deciso l'appassionante confronto, in La Stampa, 16 maggio 1968, p. 10.
  9. ^ E' scomparso Alberto Coramini, su biancoscudatipadova.com, 18 febbraio 2015.

Bibliografia

  • Nicola Calzaretta, I colori della vittoria, Pisa, Goalbook Edizioni, 2014, ISBN 978-88-908115-9-3.
  • Claudio Moretti, 1001 storie e curiosità sulla grande Juventus che dovresti conoscere, Roma, Newton Compton, 2013, ISBN 978-88-541-6172-6.
  • Renato Tavella, 101 gol che hanno fatto grande la Juventus, Roma, Newton Compton, 2010, ISBN 978-88-541-2127-0.

Collegamenti esterni

  • (DEENIT) Alberto Coramini, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG. Modifica su Wikidata
  • Alberto Coramini, su smr.worldfootball.net, HEIM:SPIEL Medien GmbH. Modifica su Wikidata
  • Alberto Coramini, su emozionecalcio.it. URL consultato l'8 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 18 febbraio 2015).
  • Alberto Coramini, su myjuve.it.
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